Storia del nero più nero di tutti. Litigi, vendette e un po’ di rosa.

Storia del nero più nero di tutti. Litigi, vendette e un po’ di rosa. 400 400 Questo non è un sito

Si può litigare per un colore? A quanto pare sì ed anche per diversi anni.
L’oggetto della discordia in questione è il NERO, ma non un nero qualsiasi, il nero più nero di tutti, quello che più si avvicina al nero assoluto. La storia dei due artisti che si contendono un super colore.

Questa storia comincia nel 2014, quando un’azienda britannica, la Surrey NanoSystems presenta al mondo il Vantablack, il materiale più scuro mai stato prodotto dal’uomo capace di assorbire il 99,965% della luce visibile.
Questo colore è così tanto nero da ingannare il cervello che non riesce più  percepire la tridimensionalità, stiamo parlando quindi di un colore che genera assenza di colore.

Cnn - Vantablack

Un colore non per tutti.

Ma torniamo al litigio, il Vantablack è una sostanza davvero molto affascinante, ha infatti raccolto sin da subito le attenzioni di aziende e creativi, tanto che il celebre artista anglo-indiano Anish Kapoor acquista dall’azienda nel 2016 i diritti esclusivi di utilizzo in ambito artistico, diventando così l’unico artista al mondo a poter utilizzare questo nero speciale.

Questa limitazione commerciale non è andata giù a molti, si sono scatenate animate polemiche e si è iniziato a diffondere l’hashtag #sharetheblack, ma un artista in particolare, Stuart Semple, decide di avviare una “guerra” per questo magico colore.

Anish Kapoor, ‘Descension’, Galleria Continua, San Gimignano

Quando troverò un colore più scuro del nero, lo indosserò. Ma fino a quel momento, io mi vestirò di nero!

-Coco Chanel

Un colore per tutti tranne che per uno.

Anche a Coco Chanel, così come a tutti gli amanti del nero, avrebbe fatto gola questo super nero.
Ma torniamo a Stuart Semple, artista britannico ‘rosicone’ che si contrappone fortemente all’utilizzo esclusivo del nero assoluto e in risposta (e come potete immaginare a me questa risposta piace molto) crea il rosa più rosa del mondo, lo mette in vendita online  a £3.99 con una sola limitazione: tutti possono comprarlo tranne Anish Kapoor!

Ma le cose poi non sono andate così, dopo qualche giorno dalla messa in vendita del Pinkest Pink, arriva la reazione matura di Kapoor, che posta su Instagram la foto del suo dito medio ricoperto del rosa di Semple, che poco dopo risponde sul suo profilo con un video dove in segno di vittoria mostra due dita coperte di un nero che sembra Vantablack.

La sfida del nero continua

L’ultima novità su questa storia è che l’ostinato Semple, non contento del rosa più rosa, ha lavorato con un team per due anni per produrre un nuovo pigmento nero nerissimo, è un colore acrilico e si chiama Black 3.0 e assorbe fra il 98 e 99% della luce, descritto come “il buco nero in una bottiglia”, ha un prezzo accessibile, è semplice da applicare, ed è acquistabile su Kickstarter, piattaforma di fundraising, solo dichiarando di non essere Anish Kapoor o lavorare per lui:

“Important: By backing this project you confirm that you are not Anish Kapoor, you are in no way affiliated to Anish Kapoor, you are not backing this on behalf of Anish Kapoor or an associate of Anish Kapoor. To the best of your knowledge, information and belief this material will not make its way into the hands of Anish Kapoor.”

Black 3.0

LO SPIEGONE

Cosa è il Vantablack

Il nero che più nero non si può, il suo nome per esteso è Vertically Aligned Nano Tube Arrays Black. Si tratta di una sostanza composta da milioni di nanotubi di carbonio in grado di intrappolare in questa struttura qualsiasi fonte luminosa. È la sostanza più scura conosciuta, assorbente fino al 99,965% delle radiazioni nel visibile.
Nasce per usi aerospaziali e militari, i nanotubi utilizzati sono molto resistenti (si parla di una decina di volte più dell’acciaio).

Jukuki

Pink UX/UI Designer. Adora le cose al contrario, il rosa e scrivere di sé in terza persona.

Jukuki